Lo scorso 22 settembre è uscito Afro Futuristic Dreams, l’ultimo album di Idris Ackamoor e oggi, seppur con un po’ di ritardo, ve ne parlo: perché è un disco davvero interessante.
Sono personalmente legato ai lavori di Idris, non solo perché è fra i padri di una derivazione del jazz che mi ha sempre affasciato: il cosmic jazz; ma anche perché, nell’ormai lontano 2020, fu ospite di un episodio di SpinnIt in cui riuscì letteralmente ad incantare me e il buon Franz a suon di aneddoti, spiegazioni e racconti sulla storia della musica jazz e africana. Ci cantò anche in anteprima un brano che poi è finito davvero in questo disco: Police Dem! Trovate tutto qui sotto:
Afro Futuristic Dreams mescola generi tipici della black music - jazz, soul, R&B, rock e afrobeat - in modo a tratti psichedelico, evocando anche un futuro alternativo e positivo per le persone di colore: configurandosi come un vero disco afrofuturista.
A livello musicale l'album riprende alcuni topoi tipici della Sun Ra Arkestra, con arrangiamenti orchestrali e testi che parlano di temi spirituali e politici. Ma ci sono anche evidenti richiami a Fela Kuti, Alice Coltrane e Pharoah Sanders.
Idris stesso ha dichiarato, infatti, che Thank You God è un omaggio a The Creator Has A Master Plan e Tauhid, proprio di Sanders.
Nonostante il disco sia pervaso da moltissimi riferimenti a generi diversi, il tutto si amalgama perfettamente, con Idris che opera come vero e proprio direttore d’orchestra. Esattamente come ci aveva spiegato Gioele Pagliaccia - batterista della band - dopo un live a Firenze.
I brani, rispetto ai lavori precedenti, sono sicuramente più complessi e lunghi il che rende Afro Futuristic Dreams non immediato ad un primo ascolto né semplice per un pubblico non avvezzo a questo tipo di soluzioni sonore.
Questo, tuttavia, non può e non deve essere un limite per un album che ha come obiettivo quello di veicolare dei messaggi politici e sociali importanti e anche forti.
Police Dem, ad esempio, è una critica alle forze dell’ordine - nata a seguito dei primi eventi del BLM - in cui Idris mette in evidenza la brutalità della polizia americana: “Police dem / All lies no fact”; “Police dem / Some good most bad”.
Nel complesso Afro Futuristic Dreams è un bel disco che unisce attualità, critica sociale e spiritualismo ad una visione del mondo alternativa e afrofuturista. Il tutto all’interno di una cornice sonora complessa, variegata e ricca di richiami ai grandi del jazz.
Ascoltatelo, ne vale la pena.
Peace!